Cosa è l’aberrometria

L’aberrometria è una tecnica diagnostica recente che consente uno studio oggettivo della qualità visiva valutando la presenza e l’entità delle aberrazioni oculari. Non è raro infatti incontrare pazienti che, pur avendo un’acuità visiva ottimale (10/10), si lamentano per la loro qualità della visione. Spesso la causa di questo problema dipende dalla presenza di aberrazioni del sistema ottico oculare il quale impedisce che sulla retina si formi un’immagine di “qualità” eccellente. Le aberrazioni ottiche vengono studiate con i cosidetti “aberrometri”. In molti casi lo studio si limita alle aberrazioni anteriori, per cui è sufficiente un topografo corneale dotato dell’apposito software. In altri casi vengono impiegati aberrometri che sono in grado di valutare le aberrazioni oculari totali (e non solo quelle corneali). Questi sistemi possono essere interfacciati con il laser ad eccimeri per eseguire una trattamento personalizzato.

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A cosa serve l’aberrometria?

Un’applicazione dei dati ottenuti con l’aberrometria viene talora impiegata in chirurgia refrattiva. Lo scopo è quello di “personalizzare” il trattamento con laser ad eccimeri con lo scopo di migliorare non solo l’acuità visiva ma anche la qualità visiva post-operatoria.

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Sono previste norme di preparazione all’esame?

Prima di sottoporsi all’aberrometria è necessario non utilizzare lenti a contatto per almeno 2/3 giorni.

Quali pazienti possono effettuare l’aberrometria corneale?

L’aberrometria corneale è un esame utile a tutti i pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia refrattiva o che hanno già affrontato un intervento con il laser. E’ inoltre utile per costruire lenti correttive personalizzate.

L’aberrometria corneale è dolorosa o pericolosa?

L’aberrometria è un esame non invasivo, senza contatto con il paziente e che non richiede nemmeno l’uso di colliri.